lunedì 21 agosto 2017

Io traccio

Io non scrivo. Io traccio. Da un certo punto della mia vita - non afferro ancora con precisione il perché - ho iniziato a tracciarmi. Scrivendo, a penna, su carta a righe. Ho traccia scritta di quasi tutti i miei percorsi mentali; non ho sostanzialmente alcuna traccia degli eventi realmente accaduti. 

C'è uno strumento che ho visto usare a mio nonno lungo tutta la mia infanzia. Lui, che non ha mai detto che pochissime parole, aveva nella sua serra un termoigrometro a rullo. È un grosso affare ingombrante che misura l’umidità dell’aria, a cui mio nonno ha delegato la registrazione delle condizioni atmosferiche di tutte le sue settimane. Il pennino carico d’inchiostro graffiava rulli di carta millimetrata, mentre la vita indifferente se ne procedeva per conto suo.


E io non scrivo, io traccio. Mentre la vita indifferente se ne procede per conto suo.

(Padova, 16 giugno 2017)

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